Di corsa su per le scale del grattacielo di Gropius.

Turn- und Sportverein Neukölln 1865 e. V.‎Per entrare allenati e al meglio nel nuovo anno quale migliore occasione se non partecipare a questa particolarissima attività: risalire le scale del grattacielo più alto di Berlino, l’Ideal-Hochhause400 metri, 29 piani, 465 gradini, questi i numeri della Tower Run giunta alla sedicesima edizione, all’interno dell’edificio progettato da Walter Gropius,  nel quartiere che porta il suo nome la Gropiusstadt, letteralmente “la città di Gropius”.

Il progetto del ’62 risponde alla drammatica situazione abitativa che caratterizzava Berlino nel dopoguerra, e alla conseguente necessità di costruire nuovi insediamenti moderni, funzionali ed economici in aree periferiche della città, così è per il distretto di Neukölln, dove si trova la Gropiusstadt.

Il fondatore del celebre movimento Bauhaus, con il suo studio The Architects Collaborative (TAC) curò la prima stesura del progetto di sviluppo urbano seguendo il motto della carta di Atene: “Licht, Luft und Sonne”, ovvero “luce, aria e sole”. Il quartiere doveva rappresentare un modello di insediamento, con l’80% dei palazzi a 2-4 piani, e costruzioni più alte nella lunga fascia verde centrale, differenziando le abitazioni destinate ai diversi strati sociali che avrebbero dovuto coabitare.

Il piano che puntava all’alto tenore della qualità della vita, influenzato anche dalla forte ideologia urbanistica di Le Corbusier, non portò però ai risultati desiderati, questo anche a causa della costruzione del Muro che cambiò bruscamente le condizioni di Berlino Ovest. L’insediamento completato nel ‘75 venne quindi compresso, il numero delle unità abitative aumentate drasticamente, queste modifiche al piano originale, delle quali non sempre Gropius era messo al corrente, portarono ad una notevole riduzione delle aree verdi e alla perdita del valore ricreativo degli spazi comuni. L’ovvia conseguenza fu che la vita sociale non si sviluppò come previsto, aumentarono sempre più i problemi di vicinato a causa della elevata densità e si perse la sensazione di quartiere locale, che era il principale obiettivo del progetto.

I quartieri satellite ad alta densità abitativa, le Großsiedlungen, diventarono simbolo di costruzioni disumane, abitate da strati bassi della popolazione con relativi conseguenti problemi sociali. E’ proprio in questo scenario e tra questi edifici che viveva Christiane Vera Felscherinow, la protagonista del famoso romanzo-inchiesta “Christiane F. Wir Kinder Von Bahnhof Zoo” (Cristiana F. Noi I Ragazzi Dello Zoo Di Berlino) che cattura, pagina dopo pagina l’anima più autentica di Berlino ovest negli anni ’80.

Solo nell ‘86, mediante un grande investimento economico, si attua un piano di riqualificazione che segue il progetto originale di Gropius del parco pubblico, il quartiere riprende nuova vita con servizi aggiuntivi per i residenti, nuovi centri aggregativi e con la fondazione di un Quartiersmanagement, organo di gestione del quartiere.

Nonostante Gropius muoia prima del completamento del progetto ed i piani finali non seguano in tutto e per tutto i disegni originali, gli elementi essenziali che caratterizzano il quartiere e lo distinguono da altri grandi complessi residenziali, sono tutt’oggi riconoscibili.

Quattro anni fa, per festeggiare i 50 anni dalla fondazione dell’insediamento, vengono organizzati una serie di eventi per presentare la storia del quartiere, documentata in una mostra nel bar panoramico allestito al trentesimo piano dell’Ideal-Hochhause, che anche quest’anno sarà possibile raggiungere correndo per le sue scale durante la Tower Run, organizzata dall’associazione sportiva Neukölln 1865.

Tower Run Berlin: Domenica 10 Gennaio, ore 11:00. Wohnhochhaus Ideal, Fritz-Erler-Allee 120. 

Tour dedicato all’Architettura Moderna, per info z.munizza@berlino-explorer.com

Ricerche a cura di Z. Munizza, responsabile del progetto Berlino Explorer.

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