Estate non solo in Brandeburgo. Alla scoperta di Rostock.

Per l’ultima uscita della rubrica Estate che si trasforma in Autunno, si esce dal Brandeburgo e si va a nord, alla scoperta di Rostock sull’Ostsee.

Si può decidere di fare un salto sulla costa in giornata, il consiglio è però di prendersi almeno un paio di giorni. Dalla stazione principale con il regionale in 3 ore si raggiunge Rostock. Con bici al seguito si può godere di pedalate nel verde rigoglioso che costeggia la chilometrica spiaggia nel distretto di Warnemünde.

Le temperature non sempre sono miti, ma l’immensa distesa d’acqua che incontra all’orizzonte un cielo disegnato dalle nuvole, compensa il dover prendere il tiepido in felpa!

Vi invito a seguire l’istinto e a farvi trascinare dall’atmosfera e dalle bellezze del luogo attraverso una galleria di immagini, senza un itinerario preciso da seguire ma con spunti storici e di archeologia industriale che non mancano mai.

Rostock città si sviluppa lungo il l fiume Warnow, fino alle sue foci sul Mar Baltico, Ostsee per i tedeschi. 
Città anseatica con uno dei porti più importanti del paese, il che ci dà subito l’idea del tipo di atmosfere che si possono godere passeggiando lungo il fiume e arrivando fino alla costa vera e propria nel distretto di Warnemünde. 

15 chilometri circa da poter coprire con un comodo treno regionale, o da percorrere in bici.
La ciclabile non è tenuta benissimo ma permette di costeggiare aree portuali, dove si stagliano imponenti le gru di carico che definiscono lo skyline di Rostock, così come di attraversare complessi residenziali socialisti con storie travagliate alle spalle.

Sentito mai nominare il distretto Lichtenhagen? Siamo nell’agosto del ’92, la Sonnenblumenhaus, dormitorio per lavoratori vietnamiti viene preso d’assalto con violente rivolte xenofobe. Un feroce attacco di massa contro i migranti nella Germania del dopoguerra, in quella che era una delle perle e rinomate città turistiche durante la DDR. Richiedenti asilo nella nuova Germania riunificata, vengono presi in ostaggio per giorni nel loro condominio, minacciati da pietre e molotov, a fare da spettatori e sostenitori, più di 3000 persone in giubilo. Per approfondire consiglio un bellissimo film Wir sind jung. Wir sind stark, che interpreta i fatti di quei giorni.

Nel cuore del centro cittadino, la Altstadt a farla da padrona è il gotico baltico, dalle chiese alla famosa università, tutto è permeato da questo stile architettonico affascinante. Gli edifici ricostruiti dopo la guerra sono in armonia con le preesistenze, seppur con materiali differenti. Consiglio una piacevole passeggiata perdendosi tra le stradine della città vecchia, scovando il vostro sorcio preferito dal quale vedere il fiume.

Per le pause segnalo il vivace quartiere Kröpeliner-Tor-Vorstadt, conosciuto come KTV, pieno di piccoli bar, librerie, streetart con pezzi ispirati al luogo, opere nate per il Festival dell’illustrazione tenutosi lo scorso anno, che decorano anche il perimetro di cemento intorno al birrificio della Rostocker, birra locale.

Non mancano gli spunti culturali con le mostre nella Kunsthalle Rostock, unico museo d’arte costruito durante la DDR sotto tutela dei beni architettonici. Ha dedicato una mostra al Palazzo della Repubblica di Berlino, edificio culturale più famoso della DDR che non è sopravvissuto. Avete presente dove oggi si erge lo sfavillante castello posticcio? Ecco, il Palast der Republik si trovava lì.

Ultimo consiglio spassionato, cercate Big Neptun. Passeggiando lungo il fiume nell‘ex area dei cantieri navali, ancora in via di riqualificazione, dove già sorge un nuovo quartiere contemporaneo, tra capannoni che ospitano un teatro e un’area commerciale, si staglia questa grande gru lasciata a memoria dell’area di costruzioni navali. Sbirciando bene si può scorgere un piccolo bunker, se lo scovate pausa nel biergarten.

Piccolo Tip gastronomico, aringa e birra scura sono un must. Da gustare lungo il canale di Warnemünde, chiacchierando con il barista innamorato delle Alpi italiane, se riuscite a trovarlo mandategli un saluto da parte mia.

Buon giro e Viel Spaß

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Ricerche e foto: Z. Munizza.  Per info: z.munizza@berlino-explorer.com

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