15 Ott Görlitzer Park. Il verde al centro di Kreuzberg.
Spesso non ci accorgiamo che luoghi e spazi frequentati nella nostra quotidianità berlinese sono esempi di riuso urbano in aree dismesse o abbandonate, come il Görlitzer Park a Kreuzberg. Grandi aree disponibili presenti nella città derivano da siti abbandonati che ospitavano infrastrutture ferroviarie o porti fluviali, nonchè dalla fascia incolta rimasta lungo il tracciato del muro. Il “Görli” come viene chiamato amichevolmente il parco, nasce dalla volontà caparbia di un gruppo di Wessi, i Berlinesi dell’Ovest, di voler dotare il quartiere di un’area verde, oggi rappresenta uno dei fulcri delle attività di Kreuzberg.
Il Görlitzer Park sorge sull’area già occupata dalla vecchia stazione di testa Görlitzer Bahnhof, costruita dal 1865 per collegare Berlino a Görlitz (nella bassa ex Slesia). La monumentale stazione in stile rinascimentale, progettata dall’architetto August Orth, faceva parte di un progetto di espansione ferroviaria. A metà dell’800 la linea Berlino Görlitz diventa nazionale, e la popolarità della stazione ha un effetto stimolante sulla zona circostante, nascono infatti nelle strade limitrofe, attività commerciali e luoghi di ritrovo che la trasformano in uno dei punti più vivaci della città.
Durante la seconda guerra mondiale la stazione come il resto della città subisce gravi danni, ma riesce a rientrare in servizio in pochi mesi.
Con la divisione della città in quattro settori, la stazione si trova a far parte di quello americano nella Berlino Ovest, e quindi la Deutsche Reichsbahn, compagnia ferroviaria statale allora gestita dalle autorità orientali, decide di deviare il traffico a lunga percorrenza su una stazione del settore sovietico, l’attuale Ostbahnhof. Un paio di anni dopo, nell’aggravarsi delle relazioni tra Est e Ovest, la DDR chiude la Görlitzer Bahnhof al trasporto passeggeri che a quel punto rimane attiva solo per uno scarso servizio merci, soppresso poi nell’85, e la vasta area passeggeri abbandonata in attesa di nuova destinazione.
Con la costruzione del muro nel ‘61 si perse ogni speranza di ristrutturazione della stazione e fu decisa la demolizione del complesso poiché ritenuto inutile e antisociale, per fare posto alla costruzione della Südtangente, autostrada urbana diretta verso sud-ovest, nonostante le continue proteste degli abitanti di Kreuzberg e la proposta di trasformare l’area in un parco pubblico.
Nel corso del decennio successivo l‘edificio fu smantellato un pezzo alla volta ma di lì a poco si capì che il nuovo impianto stradale era impossibile da realizzare per l’eccessiva vicinanza alle abitazioni, l’area rimase quindi abbandonata a se stessa, senza cura e vigilanza per anni, fino a quando nell’80, grazie alle lotte del Comitato cittadino SO 36, che prende il nome dallo storico codice postale di questa parte di Kreuzberg, iniziarono, in maniera del tutto indipendente e autogestita, le operazioni di smaltimento e recupero della superficie dell’area.
Il ripristino costò molti sforzi al comitato, l’esercizio ferroviario e decenni di inquinamento avevano lasciato il segno: furono rimossi dal terreno rottami e rifiuti. Il desiderio di dare una risorsa spaziale al quartiere, come fulcro urbano per il suo rilancio, era forte e alla fine portò i suoi frutti. In occasione dell’esposizione di architettura IBA 84, fu lanciato un concorso di idee per il recupero di aree degradate e si ebbero finalmente delle proposte ufficiali concrete e un piano di sviluppo dell’area del Görlitzer.
Nascono così sul sito dell’ex stazione, il centro balneare Spreewaldbad progettato da C. Langhof e nei primi anni ‘90 il Görlitzer Park, progettato dallo studio Freie Planungsgruppe (FPB). Il parco si apre a Nord-Ovest con lo Schreitender Mensch di R. Preisler, una scultura in travi d’acciaio alta 14 metri, per proseguire attraverso percorsi alberati, passeggiate, piazze, piste ciclabili e scivoli naturali su aree collinari e pianeggianti le cui piante sono state scelte accuratamente per crescere su un terreno difficile.
Parte delle vecchie strutture restano perfettamente integrate nel nuovo impianto del parco. I due capannoni merci, il palazzo degli uffici sede del frequentatissimo Edelweiss Cafe, il ponte ferroviario che collega Görlitzer Park con il quartiere Alt-Treptow e i resti del sottopassaggio (detto Harnröhre) visibili nell’arena naturale al centro del parco perfettamente inseriti nel suo disegno.
La partecipazione degli abitanti di Kreuzberg ha contribuito a rendere il Görli, uno dei luoghi più frequentati e vivaci del quartiere. Si svolgono, infatti, al suo interno numerosi eventi, incontri spontanei di giovani e non, attività sportive e ludiche.
Quella che era un’area abbandonata, più assimilabile a una discarica che a un luogo d’incontro, che divideva fisicamente a metà il quartiere, da molti anni è invece sede di locali, campi sportivi, parchi giochi, un lago, due colline panoramiche e persino una vera e propria fattoria per i bambini. Non mi soffermerò sulle problematiche che negli ultimi anni stanno affliggendo il parco che è diventato area di spaccio di droga, quello che mi interessa sottolineare sono le radici e le modalità con le quali la città si è riappropiata in passato di questo luogo trasfromandolo in uno dei parchi più frequentati della città e che rappresenta il fulcro dei festeggiamenti durante il 1 Maggio di Kreuzberg.
Ricerche effettuate durante il Laboratorio di Esplorazione Urbana e Fotoracconti: Berlino_Vuoti a rendere. Berlino Explorer in collaborazione con l’architetto e fotografa R. Ciampolillo, della quale sono le foto presenti nell galleria di questo articolo.
Questa stazione è una delle tappe del Tour dedicato alla scoperta del quartiere di Kreuzberg.
Per Informazioni sui Tour contattare: z.munizza@berlino-explorer.com
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