06 Gen I catastrofici scenari di Plotbot Ken.
Non è semplice trovare i lavori di Plotterroboter Ken per le strade di Berlino, rispetto alle prime opere in angoli comunque nascosti della città, da tempo l’artista predilige luoghi abbandonati e dimenticati dal tempo.
I soggetti nascono in uno scenario da film catastrofico, una sorta di visione apocalittica perfettamente inserita nel contesto di vecchi e decadenti siti industriali. Bunker, centrali elettriche e fabbriche chimiche, fanno da sfondo a stencil multistrato, che attraverso il contrasto tra i colori scuri e fluorescenti, sottolineano le sostanze innaturali e chimiche che si possono trovare in questi luoghi. Maschere antigas e scafandri coprono i volti di creature surreali da fantascienza futurista, completamente in linea con il contesto.
Una vasta produzione quella di Plotbot Ken, nota soprattutto a chi pratica esplorazione urbana in siti abbandonati, le tracce lasciate dall’artista decorano vecchi pareti, silos o porte in ferro dove vernice spray e ruggine si fondono, creando un unicum.
Nell’ex quartiere operaio di Wedding, sul retro di un vecchio cortile produttivo, uno degli angoli ancora autentici della Berlino dei primi del ‘900, è possibile scovare diverse opere di street art, tra queste un paio dei primi stencil di Ken. Il gruppo di cortili nella Berlino Ovest dove si è toccata l’utopia del vivere artistico con il progetto “LebensHaus” ma dove il cambiamento è in atto. Lo spazio è ora condiviso da realtà indipendenti di prima generazione e nuovi locali dal tipico stile berlinese, che rispecchia una trasformazione di certo più lenta rispetto ad altri quartieri ma pur sempre percepibile.
La vicinanza al centro artistico Stattbad, progetto purtroppo concluso, incubatore che per diversi anni rappresenta un riferimento per la scena dell’arte urbana, porta vitalità anche nel complesso di edifici decadenti che nasconde ancora il fascino di una città che nei primi anni ’90 ha saputo reinventarsi attraverso l’arte.
Le poche officine ancora attive si affacciano sul Panke e fanno capolino ad una affascinante struttura in via di restauro, che ha ospitato laboratori d’arte e attività culturali, il Wiesenburg. E’ in quest’angolo di Wedding che gli street artist trovano, o hanno trovato è il caso di dire, i “muri” adatti per esprimersi.
Ricerche e foto a cura di Z. Munizza, responsabile del progetto Berlino Explorer.
Articolo pubblicato nella rubrica Berlin Street Art Walk de Il Mitte-Quotidiano per Italiofoni.
Tour StreetArt per info z.munizza@berlino-explorer.com
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