Marzahn, bandiera di prestigio della DDR.

MarzahnL’anonimità delle scatole di cemento senza soluzione di continuità si fonde ad esistenze precarie, problemi sociali e alti tassi di disoccupazione, nel distretto di Marzahn-Hellersdorf, la più grande areaa residenziale di Berlino nonché il quartiere più giovane, ha da poco compiuto 30 anni.

Il quartiere nato alla fine degli anni ’70 intorno all’antico villaggio Alt-Marzahn, lungo la valle del fiume Wuhle, è l’esempio più’ imponente del piano di costruzione della DDR. Progettato in base alle direttive del SED (partito Partito di Unità Socialista) in risposta alla forte carenza di alloggi. Gli appartamenti equipaggiati di tutto punto, un vero comfort elitario per i tempi, vengono costruiti però, a scapito di spazi a misura d’uomo, in nome di una severa simmetria.

L’antico villaggio circondato dagli imponenti edifici prefabbricati Plattenbau, modello edilizio rapido ed economico, è immerso in una atmosfera realsocialista, il che crea un contrasto affascinante: in un paesaggio fatto di edifici moderni, ampi viali e spazi immersi nel verde, si è improvvisamente catapultati in un’altra epoca.

Il centro storico medioevale appare quasi come luogo idilliaco con le sue strade lastricate in pietra, la chiesa in mattoni Dorfkirche costruita nel 1870 su disegno di A. Stüler, uno dei piu’ importanti architetti dell’800, ed ancora le piccole botteghe artigiane ed una fattoria ai piedi della piccola collina dove svetta un inaspettato mulino a vento (Bockwindmuehle Marzahn).

Nella vecchia scuola del paese, si può percorrere un viaggio nella storia del distretto, dai primi insediamenti di questa zona fino ai grandi e moderni complessi residenziali di oggi, il Bezirksmuseum attraverso esposizioni, visite guidate e progetti di carattere pedagogico, invita i visitatori ad immergersi nella storia di questo distretto.

E’ nel periodo nazionalsocialista che viene realizzato, a nord-ovest del vecchio borgo, un campo di concentramento e di lavoro destinato agli zingari. Durante le Olimpiadi del ’36 che si svolsero a Berlino, rom e sinti furono deportati nel lager a Falkenberger Weg, lontano dagli occhi dei media e delle persone. L’area occupata da baracche e vagoni soprannominata Zigeunerrastplatz Marzahn (piazza degli zingari) nel ‘39 venne convertita in un vero e proprio campo di concentramento, gli “occupanti” poi trasferiti nel Familienlager ad Auschwitz. Oggi, dove sorgeva “la piazza degli zingari” si trova il primo monumento dedicato alle vittime sinti e rom del nazionalsocialismo, precedente a quello vicino al Reichstag.

Alla fine del secondo conflitto mondiale Marzahn fu il primo quartiere di Berlino ad essere occupato dall’Armata Rossa nel ’45, il distretto di Lichtenberg venne assegnato al settore di occupazione sovietico e quindi a Berlino Est, un murales rimane a ricordare questo importantissimo momento storico.

E’ nel ’71 che il Partito dà avvio ad un imponente programma di costruzione di abitazioni (Wohnungsbauprogramm der DDR) che prevede la realizzazione di grandi quartieri residenziali alla periferia di Berlino Est: Marzahn fu il primo, seguito da Hohenschönhausen e Hellersdorf. La costruzione vera e propria iniziò nel ’77, Null Null Eins (zero zero uno) fu il nome dato al primo blocco residenziale, per considerare la rapidità con la quale il programma venne messo in atto basti pensare che solo sei mesi più tardi Honecker consegnava le chiavi del millesimo appartamento.

La costruzione delle abitazioni è coordinata alla realizzazione di infrastrutture, servizi e posti di lavoro: la ferrovia locale viene ricostruita ed integrata nella rete metropolitana S-Bahn e si insedia una grande area industriale, inoltre il vecchio borgo agricolo, posto dal ‘77 sotto tutela monumentale (Denkmalschutz), viene restaurato ed integrato nel nuovo quartiere, il tutto con una grande attenzione agli elementi naturali preesistenti. L’incredibile velocità di costruzione deriva dalla semplicità del montaggio dei blocchi prefabbricati (Platten) posti l’uno sull’altro mediante uno sviluppo modulare che si ripete con variazioni quasi inesistenti.

La costruzione della nuova area residenziale diventa quindi la bandiera di prestigio della DDR e rappresenta la prova tangibile delle promesse del governo di creare 50.000 nuovi alloggi per la fine degli anni ’80, si continua così incessantemente a costruire il centro urbano in ampie aree verdi, dotando l’area di strutture sociali e pubbliche: il cinema Sojus, la galleria Galerie M, nuovi istituti scolastici e strutture sportive come il centro polivalente Freizeit Forum Marzahn

In occasione del 750º anniversario di fondazione della città (1987) inaugura l’Erholungspark, progettato come parco per l’esposizione di giardini in diversi stili, un’enorme area verde creata come rifugio e polmone tra i fitti complessi residenziali del quartiere, prende questo nome poco dopo la caduta del muro, prima conosciuto come “Berliner Gartenschau”. All’interno dei 21 ettari del parco si trovano anche i  “Gärten der Welt” (giardini del mondo) da quello cinese a quello rinascimentale, dal giardino a forma di labirinto a quello inspirato alle favole, un incantevole luogo dove trascorrere una giornata catapultati in un’atmosfera irreale.

Dopo la riunificazione di Berlino nel ’90, il quartiere è oggetto di interventi di risanamento edilizio, molti i palazzi rinnovati e alcune facciate si trasformano in gigantesche tavolozze di colori per gli artisti che partecipano al progetto, l’intento è di rendere più accattivanti i grigi edifici e disegnare uno scenario variopinto.

L’aumento della disoccupazione, dovuto al calo della produzione industriale, costituisce tuttora un grave problema sociale, fenomeni di xenofobia ed estremismo politico portano una cattiva fama a Marzahn, il Quartiersmanagement, l’ente che promuove i tanti e variegati progetti di sviluppo sociale con capitali pubblici e privati, è particolarmente attivo.

Per scoprire come si viveva nei “nuovi” quartieri costruiti negli anni ’80 a Berlino Est, un’esperienza davvero interessante e particolare è entrare nel Museumswohnung WBS 70, un autentico appartamento dove tutto, dall’arredamento alla tappezzeria, sono originali dell’epoca, un tuffo nel passato ai tempi della DDR.


Ricerche a cura di Z.Munizza, responsabile del progetto Berlino Explorer

Itinerario Scoperta dei quartieri per info contattare: z.munizza@berlino-explorer.com

1Comment

Post A Comment