02 Lug Rummelsburg, cantiere a cielo aperto.
Rummelsburg si presenta come un vero e proprio cantiere a cielo aperto.
Da tranquilla area residenziale con affaccio diretto sul lago, immersa nel verde e punteggiata da ex edifici industriali, è oggi un via vai di ruspe.
Analizzando i diversi progetti che in questa area di Berlino si susseguono ad una rapidità incessante, l’obiettivo è proprio quello di creare un’isola per ricchi. Un quartiere per un target ad alto potere d’acquisto.
In partenza la costruzione di un parco acquatico sottomarino, Coral World, del quale in questo tranquillo lago della Sprea, se ne avverte davvero il bisogno, come poter vivere senza!!!
Considerando ovviamente, come un problema da eliminare e non da risolvere, le diverse colonie alternative che sulla baia vivono/vivevano. Dal progetto Lummerland di coabitazione galleggiante sull’acqua, al più grande e disastrato campo per senzatetto, ora sgomberato con tutti i problemi che ne conseguono.
A breve partiranno i lavori di un controverso e discusso progetto Spreewerk, che il quotidiano Morgenpost paragona al Mediaspree. Un grande insediamento di uffici e servizi per un totale di 100.000 metri quadrati di superficie, andrà a coprire l’area sede di medie e piccole attività produttive lungo la Köpenicker Chaussee, dove in teoria, l’uso residenziale non è previsto dal piano.
A niente serve l’impegno dell’iniziativa Rummelsburger Bucht für Alle che con incontri, raccolte firme e petizioni, mira a sensibilizzare la città all’uso improprio e smodato della speculazione che si sta realizzando nella baia di Rummelsburg.
E’ in questo scenario di riqualificazione folle che il relax e la tranquillità, decantati nella descrizione della Anderes Haus VIII, non possono più essere garantiti.
Das anderes Haus, l’hotel con camere più che silenziose, dove poter godere appieno del relax, all’interno di quella che era la “Casa VIII” ovvero l’infermeria del campo di prigionia nella baia di Rummelsburg.
L’edificio è nell’area che dal 2007 subisce enormi cambiamenti. Completamente riqualificata attraverso il progetto Berlin Campus, che ha il pregio di riuscire a mantenere il più possibile le sembianze originali delle antiche prigioni prussiane.
Come si apprende dal sito ufficiale, la pensione chiude definitivamente due anni fa, non se ne specificano però i motivi. Forse le richieste non coprivano le esigenze di mantenimento, o forse la nuova grande ondata di trasformazioni nella baia ne ha modificato per sempre l’assetto e l’interesse.
Andando a ritroso nel tempo, di seguito la storia e le storie che in quest’area si sovrappongono, delle quali poco si parla.
La storia della Baia di Rummelsburg.
Siamo a fine ‘800, la mancanza di spazio e la crescente richiesta di case di cura vista la rapida crescita della popolazione porta alla necessità di costruire nuovi ricoveri per malati, poveri e orfani.
Lungo la riva nord-orientale di Rummelsburg, con l’entrata in vigore della legge prussiana sull’istruzione obbligatoria nel 1878, viene costruita nel parco del vicino orfanotrofio “Friedrichs Waisenhaus” la casa lavoro, Städtische Arbeitshaus, una delle più moderne e ampie strutture di questo tipo di tutta la Prussia.
La casa di lavoro, nata per accogliere le classi sociali più basse, mendicanti e vagabondi, rappresenta uno strumento di controllo molto forte per lo stato, che mediante la reclusione ed attraverso attività educative informali, raggiunge l’obiettivo di instradare i reclusi ad una vita regolare e laboriosa. I detenuti vengono inclusi come forza lavoro supplementare nella produzione e nel lavoro nelle fabbriche prussiane. Siamo in piena rivoluzione industriale!
In un’ampia area di sette ettari, il commissario all’urbanistica H. Blankenstein, sviluppa un vero e proprio centro indipendente, con chiesa, infermeria e un impianto per la produzione di pane, oltre alle case per ospitare fino a 900 persone tra uomini e donne, nello stile della cosiddetta Architettura Schinkel.
Durante il Nazionalsocialismo, l’impianto conserva la sua funzione, conosciuto come “campo di detenzione e lavori forzati di Berlin-Lichtenberg” nel quale vengono istituiti reparti speciali per omosessuali e soggetti mentalmente deviati. Nel tristemente famoso Giugno del ’38, più di 10.000 persone sono deportate nei campi di concentramento, a causa del “comportamento anti-sociale”. La casa di lavoro di Rummelsburg è uno dei punti di partenza dell’operazione.
Gravemente danneggiate dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, le strutture ricostruite continuano ad essere in uso anche dopo la divisione di Berlino, come campo di lavoro forzato e prigioni dalla DDR. Con il concetto di “Educazione attraverso il lavoro” i detenuti sono impiegati nelle officine produttive statali che circondano l’area delle prigioni. La grande lavanderia industriale REWATEX ed il centro di produzione elettrica di Schöneweide, sono confinanti con Rummelsburg. Centinaia di prigionieri tedeschi dell’ovest sono condannati a lunghe pene detentive, in attesa di essere riscattati dal governo della Repubblica federale Tedesca.
Alcuni edifici, come le case per ragazzi, vengono occupati dal ’60 da uffici per le guardie di frontiera della Germania Est, per il controllo delle vie fluviali. Si insedia qui una caserma con strutture prefabbricate in calcestruzzo e depositi di barche lungo la riva. Inoltre, parte dell’area viene usata per la produzione di elementi prefabbricati in cemento, Platten, per la costruzione dei Plattenbauten, fiore all’occhiello della politica sociale e abitativa della DDR.
Con la caduta del Muro, alla fine dell’ottobre del ’90, dopo 3 settimane dal giorno ufficiale della riunificazione della Germania, la prigione chiude per sempre le sue porte, non prima di aver “ospitato” Erich Honecker, Segretario generale del Comitato Centrale del SED, detenuto per una notte nell’infermeria.
Le strutture, utilizzate come location per le riprese del film Männerpension del ’94, commedia scritta e diretta da Detlev Buck, vengono poi abbandonate definitivamente.
Caserma e fabbrica scompaiono dopo la riunificazione tedesca, dal ’95 il Senato di Berlino, al quale ritorna di diritto la proprietà del terreno, stabilisce un piano di sviluppo per l’intera baia di Rummelsburg, compresi gli edifici superstiti che è ancora possibile vedere passeggiando sulle rive del lago.
Nel 2007 la “Wasserstadt GmbH” vende l’area, e le strutture delle antiche prigioni e caserme vengono rimodellate per far spazio a ben 150 appartamenti di alta qualità, che fanno parte del progetto conosciuto come Berlin Campus.
Wir in Rummelsburg è l’associazione che sostiene l’analisi storica, la ricerca e la raccolta di documenti delle diverse epoche di tutta l’area di Rummelsburg, con l’intento di costruire un ponte tra passato e presente.
Il centro informazioni si trova nell’edificio dell’antico Lazzaretto.
La mostra permanente luogo della memoria, copre un periodo storico dal 1870 fino alla caduta del Muro.
Per conoscere gli appuntamenti dedicati al tour in bici alla scoperta di Rummelsburg, potete seguire il calendario, scrivermi per organizzare un tour privato o iscrivervi alla Newsletter per rimanere aggiornati.
Prossimo Bici Tour alla scoperta di Rummelsburg Domenica 5 Luglio, ore 10:00.
Ricerche e foto: Z. Munizza. Foto del progetto Spreewerk da Morgenpost.
Bici Tour alla Scoperta di Rummelsburg. Per info: z.munizza@berlino-explorer.com
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